RITRATTI DI UN MARE NOTTURNO
Da ieri sera siamo in viaggio su un barcone. Qui si sta come in una scatola di tonno, siamo fantasmi di uomini tutti ammassati e rannicchiati con gli occhi impauriti che hanno sonno ma restano vigili. Ci hanno detto che raggiungeremo la Terra Promessa di notte e, come gufi, restiamo svegli sperando di scorgere subito il primo lembo di terra e sonnecchiamo di giorno. In questa carretta, che odora di vomito e sogni, le ore sembrano giorni e i giorni sembrano mesi. Tutti parlano di fortuna, soldi, felicità, serenità, lavoro… a me tutto questo non interessa. Ho solo otto anni, mi basta sapere che qui accanto a me ci sono il mio papà e la mia mamma: i loro sorrisi, il calore dei loro abbracci sono la mia fortuna.
Mentre gli altri sognano ad occhi aperti, io ho deciso di disegnare i volti del mare. Non ho colori e non ho fogli, ho occhi grandi per fotografare e dita per dipingere sui fogli bianchi della mia mente.
RITRATTO 1 – Mare con sguardo misterioso e malinconico.
Questa notte il mare fa un po’ paura, vestito di nero, sembra un ladro che allunga le braccia al cielo per rubargli la luna. Non riesce a prenderla e borbotta con le sue grandi labbra scure. Forse vuole rapire la luna per sentirsi meno solo, per parlare con qualcuno. Forse è innamorato della luna, per questo si dispera. Stasera poi, la luna è bellissima, ha il viso rotondo ed incipriato, ha un sorriso luminoso. La vorrei anche io, come amica, la luna.
Amico Mare, stai tranquillo, nel mio ritratto la luna ti sta baciando.
RITRATTO 2 – Mare vanitoso con capelli al vento. Stasera il mare è ritornato vanitoso, si è vestito con lo smoking scuro e si è ingelatinato i capelli per non farseli spettinare dal vento dispettoso. Balla contento e spensierato. Ha occhi vivi e sicuri di sé. Oggi il mare si sente un Dio.
Amico Mare, questa volta ti ho disegnato su una nuvola mentre mastichi una stella. Quanto vorrei sentirmi spensierata come te, qui siamo tutti stanchi. Tra due giorni toccheremo terra e tutto cambierà. Solo tu, Mare, resterai qui seduto sulla sabbia, chissà a far cosa.
RITRATTO 3 – Mare abbronzato, anzi scottato. Lo ammetto, stanotte mi sono addormentata. Non ho potuto vedere il mare di notte. Mi sono svegliata verso le tre del mattino e ho visto il mare con la pelle arrossata. Mamma l’ha chiamata ‘alba’, io dico che quello è mare scottato dal sole.
Amico Mare, è chiaro che ieri mattina ti sei sdraiato a prendere il sole senza protezione solare e adesso guarda come sei ridotto! Sei rosso come un peperone! Fai un po’ attenzione.
RITRATTO 4 – Mare imbizzarrito e furioso. Non so cosa ti stia succedendo, ma stasera sei di nuovo agitato. Mare, io non ti capisco. Sei un mare pazzo, cambi sempre. Oggi hai la faccia di un cane rabbioso. Ma perché c’è tanta rabbia nelle tue vene? Cosa hai? Perché te la prendi con noi? Ci schizzi l’acqua addosso. Siamo tutti bagnati e tremiamo per il freddo.
Sei cattivo Mare, tu così grande te la prendi con noi così piccoli e indifesi. Ho paura. Oggi sei un dipinto astratto. Non ti capisco.
Nonostante la furia del mare, restiamo uniti e preghiamo. Mamma e papà mi stringono forte per proteggermi dal freddo e dalle onde.
Qualcuno salta e grida contento:- Terra!
Siamo quasi arrivati, manca poco per ritornare a mettere i piedi sulla terraferma. Non vedo l’ora che tutto sia finito. Ho la nausea, spero di trovare un letto caldo e tanti cibi per me e la mia famiglia.
Forse abbiamo sbagliato ad esultare così presto. E’ bastato un attimo. Uno starnuto del mare ha capovolto la scatola di tonno. Il mare ci ha ingoiati come un tendone blu di un circo che crolla addosso e soffoca tutto quello che si trova lì sotto.
RITRATTO 5 – La luna nel mare.
Sono in acqua. Per fortuna accanto a me ci sono mamma e papà. Cerchiamo di restare uniti, cerchiamo di restare aggrappati ai nostri vestiti.
Non so se mi bagna di più il mare o le lacrime di mamma.
La luna stasera è caduta dal cielo, si è posata sui nostri volti. Mamma, papà siete bellissimi con la luna sulla testa. Siete il re e la regina della luna. Ed io sono la vostra principessa. Il nostro abbraccio è rotondo. E’ una luna piena.
Siamo la luna nel mare.
Vi vedo piangere. Piango anche io. Mamma, papà state tranquilli. E’ solo un brutto sogno. Domani ci sveglieremo e rideremo e canteremo. Domani ritorneremo ad essere felici.
Mare, stasera non dipingo. Sono stanca. Ho sonno. Sento il corpo pesante.
Scivolo.
Anche le parole scivolano giù pesanti come sassi. Mamma, papà è solo un brutto sogno. Solo
un
brutto
s
o
g
n
o .
Racconto edito, Perrone Editore
Antonella Leone, Bari