Testi religiosi sanscriti risalenti ai secoli IX-VI a. C., in cui sono fornite indicazioni sull’esecuzione dei riti e sul loro significato simbolico ad uso dei brahmani, i sacerdoti. Il rito assume qui un ruolo centrale: in esso agisce una potenza misteriosa che è l’essenza divina che regge l’universo stesso. Ideale continuazione dei Brahmana sono i “testi delle foreste” (Aranyaka), scritti di grande spiritualità da meditarsi, appunto, nella lontananza e nella solitudine della foresta.