Lo Choc culturale, concetto legato alla reazione nostalgica, si riferisce ad un vero (o presunto) choc che subentrerebbe dopo l’emigrazione, con il confronto con i diversi modelli di riferimento della società ospitante. Scientificamente tale concetto è alquanto contrastato. Nell’ambito di una indagine effettuata in Canada, Tyhurst [1995], ha riscontrato dei periodi caratteristici per la reazione psichica al cambiamento del luogo di residenza. Inizialmente prevarrebbe un sentimento di benessere. Dopo circa sei mesi si sarebbe maggiormente coscienti dei problemi quotidiani; il paese di emigrazione verrebbe idealizzato ed apparirebbero alcuni sintomi psichici (come elevata sfiducia, reazioni paranoiche, depressione e aggressività), scaturiti soprattutto in seguito a sentimenti di insicurezza e di paura. Tietze e coll. [1942] e Kantor [1966] hanno constatato una correlazione inversa tra l’insorgere dei disturbi psichici (soprattutto psicosi, nevrosi degli adulti e disturbi comportamentali dei bambini) e durata di abitazione nella stessa casa. Al contrario, Pederson e Sullivan [1964: 578] non hanno riscontrato alcuna correlazione tra il cambiamento di abitazione e i disturbi psichici, mentre molto significativo è risultato l’atteggiamento dei genitori (specialmente della madre) per attenuare i conflitti che scaturiscono in seguito al cambiamento di alloggio.
Lo choc culturale potrebbe essere riferito anche al rapporto interpersonale, fra soggetti culturalmente differenti (non solo rispetto alla nazionalità o all’esperienza migratoria, ma per tutte le caratteristiche: status, ruolo sociale, religione, ecc.) che ha come risultato l’incomprensione. In tale contesto ci si riferisce anche al “metodo pedagogico dell’incidente critico”, elaborato da Margalit Cohen-Emerique, metodo creato per sviluppare presso il professionista della mediazione culturale la capacità di “decentrazione”, ossia la presa di coscienza dei propri quadri di riferimento, attraverso i quali egli concepisce il soggetto “culturalmente differente”, decodifica le situazioni e analizza il problema.
TYHURST, L.
Agostino Portera