Numerosi ricercatori che studiano l’identità hanno proposto delle liste di “indicatori” o “punti di riferimento identitari”.
Si trovano liste del genere in psicosociologia, etnologia, sociologia, geografia, psicologia, scienze della gestione, in scienze politiche quando si tratta, ad esempio, di fare una monografia, cioè una descrizione di un gruppo, una collettività, una organizzazione.
Alex MUCCHIELLI ha presentato cinque categorie raggruppate attorno a cinque indicatori.
Gli indicatori ecologici (caratteristiche dell’ambiente di vita, l’insieme delle condizioni nelle quali il soggetto esercita le sue attività: situazione geografica, climatica, urbana, struttura dell’abitazione vie di comunicazione, ecc…); l’influenza di questo ambiente di vita sulle soddisfazioni, sulle frustrazioni, sull’organizzazione sociale, sui rituali e sulle condotte, sulla mentalità, relazioni del soggetto al suo quadro di vita.
Gli indicatori materiali e fisici: quanto si “possiede”: proprietà, denaro, abitazione, vestiti; le potenzialità (potere economico, finanziario, fisico, intellettuale); le potenzialità fisiche (tratti morfologici e segni distintivi); le caratteristiche demografiche, quando si tratta di un gruppo: relazioni con altri soggetti (immigrazione, emigrazione, endogamia, esogamia (vedi), ecc…).
Gli indicatori storici: nome, origini, nascita, filiazione, miti o eroi fondatori (in rapporto ai gruppi); gli avvenimenti marcanti, influenze ricevute, acculturazione (vedi) o educazione, traumatismi psicologici o culturali, modelli del passato; le tracce storiche (credenze, costumi, abitudini provenienti dall’acculturazione e educazione); le leggi o norme che hanno la loro origine nel passato.
Gli indicatori culturali: il sistema culturale (premesse culturali; religione, codici culturali, ideologia, sistema dei valori culturali, modelli e contro-modelli), espressioni culturali diverse (oggetti, arti, …), la mentalità (visione del mondo, atteggiamenti chiave, ecc…).
Gli indicatori psico-sociali: riferimenti sociali: nome, statuto, età, sesso, professione, potere, doveri, ruoli sociali, affiliazioni, gruppi di appartenenza – il tipo di attività – attributi di valore sociale; immagini identitarie che vengono da altri soggetti: steroptipi. opinioni degli altri, i simboli e segni esterni (tutto ciò che rinvia a una posizione nella gerarchia sociale).
Esiste quindi una quantità di definizioni possibili dell‘identità sociale secondo i concetti delle discipline utilizzate: ogni scienza umana, in funzione delle sue teorie di riferimento e in funzione dei concetti che le servono per ritagliare il mondo, può proporre un approccio specifico dell’identità di un attore sociale. In questo modo ogni scienza presentando la propria griglia specifica di lettura, partecipa a una certa “soggettivizzazione” della definizione dell’identità. Nessuna scienza può definire “l’identità totale”. L’identità totale resta virtuale.
Mucchielli, Alex
Antonio Perotti