Teoria filosofica che, dalla metà dell’ottocento, ha posto al centro della sua riflessione lo studio della realtà concreta e sperimentabile (“positiva”) togliendo valore alle conoscenza astratta, teologica, metafisica. A seconda che le spiegazioni degli avvenimenti naturali e sociali facessero ricorso a Dio (stadio teologico), ad una entità quale l’Essere (stadio metafisico) o alla scienza (che studia i rapporti fra cause ed effetti senza ricorrere né a Dio né alla metafisica: stadio positivo) le diverse società venivano dal positivismo collocate lungo una scala di valore.
Secondo i Positivisti la scienza, applicata anche alla società, avrebbe risolto in breve tempo tutti i problemi aprendo la via alle “magnifiche sorti e progressive” dell’umanità.
Il positivismo segnò in profondità il pensiero comune e l’opinione pubblica, al punto che il suo motto continua ancora oggi a campeggiare, ad esempio, sulla bandiera del Brasile: orden y progreso.