Affermazione dell’uguale validità di tutte le culture umane e dei loro sistemi di valore. Proposto dalla scuola antropologica americana del novecento (Malinowski, Benedici), postula la necessità di giudicare ogni valore in riferimento all’ambiente culturale in cui nasce.
In una versione radicale, il relativismo conduce alla separazione tra le culture, considerate ingiudicabili, determinate, chiuse nella loro autonomia e di conseguenza non comunicanti fra loro. Anche se nel relativismo viene a mancare il riferimento a valori assoluti, tuttavia, secondo questo punto di vista, ogni sistema di valori assume una validità incondizionata all’interno de proprio ambito.
Educare al relativismo significa quindi suscitare comprensione, rispetto e simpatia verso culture diverse dalla propria; d’altronde comporta anche la rinuncia di un criterio valutativo meta-culturale -che permetta di giudicare moralmente ogni produzione umana- e il rischio di precludere la via ad un reale dialogo e scambio interculturale.
Milena Santerini