Nel sûq dell’epoca classica, le varie attività commerciali erano disposte in cerchi concentrici più o meno lontani dal luogo di culto a seconda della loro importanza. Così, nella parte più vicina alla moschea si vendevano le merci più nobili (libri, profumi, oggetti in cuoio, stoffe preziose, ecc.), poi venivano i negozi di cambiavalute e gioiellieri, più distante ancora il sûq dove si vendevano gli oggetti di uso quotidiano e i generi alimentari, e in ultimo quelli delle attività rumorose o sporche (come la lavorazione dell’ottone e dello stagno, la tintura delle stoffe, la macellazione degli animali, ecc.).