La bottiglia della speranza. Eravate davanti ai miei occhi. Vi ho spinto con coraggio, verso , verso la libertà. Polvere, caldo , spari. Paura . Tanta in questa terra : la Libia. La notte nera, il mio cuore stretto in un pugno. Il mio cuore vi ha detto : ” andate “. Cara Leila tieni stretto il bambino, questo il mio cuore e i miei occhi ti dissero quel giorno..lontano…Siete lontani da me, da questa terra. La nostra terra cara Leila. Ho visto il mare impetuoso, e io impietrito qui fermo. Non vi ho detto addio, le parole erano : SALVEZZA e SPERANZA , per me e per voi. Dove ? Dove non so…I miei occhi navigavano in quel mare impetuoso. Mi sono inginocchiato a terra e l’ho toccata con un dito. Sulla terra ho scritto il tuo nome, mia amata. Impresso nel mio cuore e nella mia anima. Sei nel mio respiro, nei battiti del mio cuore, che mi tengono vivo. Con la speranza in petto. Ho benedetto quella barca, che vi ha portato via, ma non da me. Che sia la dolcezza di una poesia che vi accompagni, stretti nel buio, le onde del mare. Niente ci separerà. Ho scritto su un foglio di carta questa mia lettera. Ho pensato alla speranza in una bottiglia che ho buttato in mare. In esso ho visto la luce brillare in questo giorno. Il giorno della speranza per la vostra vita approdata chissà in quale porto. Il vostro porto è nel mio cuore. La mia speranza è quella di riabbracciarvi e vedere i vostri volti e occhi brillare, di quella luce che non si è spenta. Il destino è in questa bottiglia che galleggia, il mittente chissà….Si stupirà ? Non so…Vi troverà ..? Carissima Leila e Karim per sempre miei. Il mio cuore vi stringe, aspettando quel giorno. Voi la mia vita. Verso, verso … la LIBERTA ‘.
Tuo amato Hamsa
Hamsa Fharataw
Libia
Valeria Piga