Il termine significa in sanscrito “sapienza sacra” e indica i testi più antichi della religione indiana, composti tra il 1500 e l’800 a. C. Si intende con questa denominazione un complesso di scritti suddiviso in quattro: il Rgveda (Veda degli inni), costituito da 1028 inni dedicati alle varie divinità del politeismo indiano, in cui sono narrate l’origine del mondo e le sue età; il Samaveda (Veda delle melodie), in cui sono presenti strofe destinate ad accompagnare i sacrifici; l’Atharvaveda (Veda delle formule magiche), che contiene formule magiche, preghiere, ma anche inni di carattere filosofico, in cui si avvicina alle Upanisad; in ultimo, lo Yayurveda (Veda delle formule sacrificali) è una raccolta di enunciati che accompagnano il sacrificio.