Con lo spettacolo originaleIdrogeno inaugura, il 28 settembre, il primo dei nuovi progetti,Mare, che porta il dibattito sul transito di corpi e merci, sul colonialismo e sui porti a cura dell’Unione Culturale Franco Antonicelli. Tra gli appuntamenti, la masterclass con il regista francese Sylvain George, testimone delle zone di frontiera per vent’anni (14 ottobre, ore 15.30), cui si aggiunge un ciclo di proiezioni con Job Film Days e il nuovo allestimento diArcheoplastica(fino al 28 ottobre) con oggetti rinvenuti dal mare a parlare di emergenza climatica.
Polvere,coordinato da Fondazione Nocentini e Istituto Salvemini, porta al Polo la prima winter school che indaga i conflitti contemporanei. Tre giorni dal 15 al 17 novembre; una mostra con le foto inedite dell’artista ucraina Ira Lupu ad aprire le lezioni (15 novembre, ore; 17 laboratori e altrettante attività con Lorenzo Pregliasco, Nello Scavo, Anass Hanafi tra gli ospiti, 8 eventi collaterali tra cui lo studio site specific dello spettacolo Sette a Tebe, tratto dalla tragedia Sette contro Tebe di Eschilo, regia di Gabriele Vacis, della compagnia teatrale PEM (Potenziali Evocati Multimediali). 14 attori e attrici che, da ottobre a aprile, entrano al Polo per altre collaborazioni: il laboratorio teatraleSguardi aperti, in partenza il 15 ottobre, e la residenza artistica che restituisce in un ciclo di spettacoli la ricerca degli attori sugli archivi del Polo.
Orizzonti, a cura del Centro Studi Piero Gobetti, ha al centrotre grandi ricerche sui movimenti dell’Onda, No global e No Tav, per un confronto con la partecipazione giovanile di oggi in collaborazione con il collettivo Stasis, che a settembre apre una call agli artisti, e con la casa editrice Morsi editore la pubblicazione delle ricerche.
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