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Pubblicazioni a cura del Centro Interculturale

Le pubblicazioni possono essere consultate online o richieste in prestito alla Biblioteca del Centro Interculturale.

 

Che lingua parla la paura?

Che lingua parla la pauraÈ possibile scaricare il volume in PDF

La pubblicazione è il frutto di un percorso di raccolta di storie di vita di persone migranti, a cura di un gruppo di volontarie “dell’autobiografia”, coordinate dall’antropologa Lucia Portis.
Di anno in anno si individua un argomento specifico da approfondire e per questo nuovo lavoro si è deciso di esplorare il tema della paura, sfaccettato nella sua complessità e declinato in diversi ambiti: quello culturale, di genere, economico e lavorativo, la sfera famigliare e dell’infanzia, le aspettative legate al futuro.

 

Il cibo in valigia

 width=È possibile scaricare il volume nei formati:
EBOOK
PDF

La pubblicazione è il frutto di un percorso di raccolta di storie di vita di persone migranti, a cura di un gruppo di volontarie “dell’autobiografia”, che di anno in anno individuano un tema specifico da approfondire. Il tema di quest’anno è il cibo, inteso nei suoi molteplici significati e nel suo divenire possibilità di integrazione e di lavoro per le persone migranti. Tramite il racconto del cibo, della sua preparazione, dei modi di stare a tavola, di festeggiare e di curare, si narra la propria identità, sempre in mutamento, e l’appartenenza culturale perché assumendo il cibo assimiliamo il mondo.

Nella sezione dedicata alle GALLERIE FOTOGRAFICHE, è stata inserita una nuova galleria relativa alla presentazione del libro svoltasi il 15 ottobre 2015 presso il Centro Interculturale e il 17 ottobre presso spazio Agorà in Piazza Castello.

Ecco  alcuni brani tratti dalle storie che troverete nel testo…

Ammetto che mi piacerebbe tanto dedicarmi a riscoprire la cucina del mio paese. Non ho mai cucinato qualcosa del genere a casa. Partirei da lì: la cucina tipica dell’Africa.
Mi capita di mangiare piatti africani quando vado dalle mie sorelle in Africa, in Francia o a Bordeaux da mia madre… loro hanno mantenuto la tradizione e cucinano piatti dove la manioca è sempre presente: il saka saka (manioca, peperoni, cipolla, pesce), il madesu saka (stufato di fagioli e foglie di manioca), il fufu (polenta di manioca). Queste tre pietanze sono quelle che per me hanno a che fare con l’Africa, insieme al pesce grigliato e al riso (Jadeli).

Non mangiamo proprio cose come i nostri genitori, i nostri nonni, i bisnonni erano abituati a mangiare, erano più essenziali loro, erano più legati a certi cibi, erano più legati alla natura, a quello che cresce attorno, nella vicinanza, erano molto legati a mangiare quello che cresce, tipo la malva, che voi usate come tisana: noi abbiamo un antipasto a base di malva, si raccoglie la malva, si cucina con aglio o con cipolle, o in altri modi e si mangia la malva con olio di olive, per esempio. Questo piatto è perso, io non mi ricordo di averlo più mangiato negli ultimi dieci o quindici anni, perché la gente, siccome non ha questa libertà – perché prima di tutto nella cultura gastronomica occorre questo rapporto libero con la natura che ti circonda, con la terra che ti circonda, con le risorse naturali – siccome non hai questa libertà, sei in qualche maniera obbligato a pensare a delle alternative (Akram Safadi).

Ogni tanto mi viene una certa nostalgia di certi aromi, di certi cibi che qui non riesco a trovare. Per esempio il profumo del latte appena bollito: questo mi ricorda la mia infanzia nella campagna che aveva la nonna. Da lei c’era il bestiame: il latte fresco arrivava tutte le mattine, e lei preparava il dulce de leche. Il dolce di latte veniva fatto con tanti litri di latte lasciati cuocere, bollire, bollire insieme allo zucchero anche per un giorno intero a fuoco basso basso, girando continuamente finché il latte perdeva tutta la parte di acqua, restavano solo gli zuccheri e si addensava, creando quasi come una crema condensata. E in questa veniva poi versato all’ultimo momento bicarbonato di sodio che la rendeva scura, come il colore del mou. Questo dulce de leche, appena fatto, era squisito, e c’era un profumo vanigliato che invadeva tutto il campo! (Judith).

Quando arrivo in Perù la mia mamma per farmi contenta mi cucina il capretto, io mi sento onorata perché è lei che cucina per me e poi mi ricorda i vecchi tempi. Lei mi serve la yuca, la patata bianca, che qui i brasiliani chiamano manioca; mi serve il trigo, un cereale tipo l’orzo, o fresco o secco; poi mette la papa guisada, un tipo di patate piccoline, che fanno un sughetto buono… Soffrigge un po’ la cipolla, mette l’ajì rojo, dopo aggiunge queste patate. Si vedono i colori giallo verde e rosso: verde del trigo fresco cucinato, la patata gialla, la carne tipo spezzatino, è come un quadro (Amparo).

Raccontare la Cura

Raccontare_la_curaIl lavoro qui presentato raccoglie storie scritte da volontari dell’autobiografia che si sono formati al Centro Interculturale e che hanno proseguito il lavoro di ricerca/formazione, nella primavera 2010, sulle storie di cura. Protagonisti di queste narrazioni sono quindi assistenti familiari, parenti ed assistiti. Gli autori hanno cercato di trovare le parole per descrivere vissuti quotidiani, per dare forma ai bisogni e alla gratitudine di chi la cura la riceve e per valorizzare le competenze e le soddisfazioni di chi la cura la offre. Le storie di vita portano infatti a galla saperi personal, modelli familiari e culturali, rendono visibili necessità e sentimenti di gratitudine, fiducia, complicità.
Obiettivi di questa raccolta è anche quello di testimoniare le ibridazioni culturali derivate dalla convivenza quotidiana in cui diventa prassi il mettere a confronto e connettere modi di vivere diversi per appartenenza culturale e per età.
Questa pubblicazione raccoglie il lavoro e il racconto di tante persone che hanno donato il loro tempo e hanno scelto con cura le parole per testimoniare percorsi di vita, a volte faticosi e pieni di imprevisti, ma anche spesso ricchi di soddisfazioni e relazioni affettive nutrienti. Percorsi di interazione, di solidarietà, di accudimento e di amicizia. Percorsi degni di essere narrati.
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Storie di scuola, di migrazione, di vita…

storie_di_scuolaRaccolta di esperienze di apprendimento ed educazione.
Autrici: Anna Bodda, Valeria Griseri, Laura Ferrero;
coordinatrice del progetto: Lucia Portis

Queste storie, dedicate al tema della scuola, sono come un gomitolo che si srotola e ci restituisce la fotografia di altri modi di vivere, di crescere, di studiare, di diventare grandi attraverso modelli educativi diversi da quelli a cui siamo abituati.

In tutte le culture l’educazione dei piccoli, la formazione dei più giovani sono la vera scommessa per il futuro di una nazione
e, quindi, queste narrazioni ci fanno scoprire più nel profondo la realtà, le esperienze e le relazioni che sono il fondamento dello scambio educativo tra i più giovani e il mondo degli adulti. L’occasione è quella di aprirsi e di uscire dalla nostra autoreferenzialità.

Ogni esercizio di confronto, scambio è per tutti occasione di crescita e di sviluppo di nuove energie, è una opportunità in più per riflettere su noi stessi.
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Narrazioni adottive: appunti di vita di giovani a Torino

in collaborazione con Provincia di Torino e Regione Piemonte
anno 2010

I testi sono stati prodotti da un gruppo di giovani narrazioni_adottive
torinesi durante il laboratorio di scrittura autobiografica del 2009, realizzato dal Centro Interculturale in collaborazione con la Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari.

Le storie, qui raccolte, sono una testimonianza delle trasformazioni sociali e culturali della nostra città. Conoscere e riconoscersi attraverso le storie di vita affina la capacità di ciascuno di ascoltare e di confrontarsi con l’altro, è quindi un fondamentale esercizio di democrazia che permette di superare barriere e pregiudizi, consente alle persone di avvicinarsi reciprocamente in una spirale virtuosa di valorizzazione delle esperienze di vita, dei percorsi comuni, dei valori condivisi, delle analogie, anziché enfatizzare e rilevare ciò che separa.

In particolare, compito di un Centro Interculturale, è quello di accompagnare le comunità locali e sostenerle in un processo di reciproco riconoscimento e affermazione delle specificità, cosi come delle somiglianze.
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Il Mondo al Centro. Intrecci di Storie.

Il libro “Il mondo al Centro, intrecci di storie” rappresenta l’approdo finale di un il_mondo_al_centropercorso di raccolta di storia che ha avuto come protagonisti 6 ragazzi e 5 volontari del progetto “Giovani al Centro”. L’idea era quella di raccontare il mondo variegato del volontariato in ambito migratorio partendo dalle storie dei protagonisti: chi ha scelto di donare il proprio tempo e chi usufruisce di questo tempo. Ne è uscito un quadro composito fatto di affetti, riconoscenza, responsabilità e doni reciproci.
Parteciperanno i raccoglitori di storie, i ragazzi e i volontari di “Giovani al Centro”.
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Storie allo specchio: racconti migranti

Di Lucia Portis
pubblicato da UNICOPLI nel 2009 con il contributo del Centro Interculturale

“Storie allo specchio” raccoglie i testi prodotti nel storie_specchio
laboratorio di scrittura autobiografica e nel percorso di raccolta di storie realizzati nell’ambito del progetto “Narrazioni ltineranti” del Centro Interculturale della Città di Torino in collaborazione con la Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari. Il testo intende rendere visibili le narrazioni dei mondi e delle identità dei migranti che hanno attraversato confini territoriali diversi e sono approdati nella Città di Torino.

Questa visibilità si rende necessaria quando ci apprestiamo a conoscere e comprendere alterità lontane per appartenenza culturale, poiché sono proprio le storie di vita – il racconto delle esperienze vissute – che ci svelano come possiamo apparire differenti e nello stesso tempo simili agli altri. Le narrazioni contenute nel testo dovrebbero, quindi, produrre conoscenza delle caratteristiche culturali e sociali situate nel “qui e ora” e offrire strumenti per riflettere e, di conseguenza, scardinare stereotipi che spesso si accompagnano all’incontro con il migrante, poiché nell’altro c’è, al tempo stesso, mistero e trasparenza, diversità e somiglianza.

Pluralismo religioso e modelli di convivenza: Atti del Convegno di Torino, 20- 21 settembre 2006

Pubblicazione curata da Giovanni Filoramo e Francesco Remoti
2009 dall’Edizioni dell’Orso

Il pluralismo che caratterizza l’attuale situazione pluralismo_religioso
religiosa è un fenomeno tipicamente moderno, che si coniuga con l’individualismo libertario e con la possibilità offerta al singolo della scelta religiosa in materia di fede. La comparazione tra differenti situazioni di pluralità religiosa, oggetto dei saggi di questo volume, è un’ occasione per mettere meglio a fuoco le specificità del pluralismo attuale, ma anche per illustrare modelli differenti di convivenza colti nella loro struttura, nella loro genesi, nei loro presupposti, sottolineando al contempo gli elementi di continuità. Le religioni possono essere fattori tanto di conflitto quanto di integrazione e di convivenza: se la convivenza è davvero un valore, e un valore irrinunciabile, occorre pensare non solo a specifiche strategie a essa orientate, ma anche a sviluppare una vera e propria cultura della convivenza, da cui quelle strategie possono trarre ispirazione.

I contributi del volume hanno voluto trasferire il tema della convivenza interculturale e soprattutto interreligiosa dal piano di una retorica spesso inconcludente e talvolta ambigua quando non infida a quello della riflessione scientifica, capace grazie a questo di indicare mezzi, strumenti e prospettive mediante cui una approfondita “cultura della convivenza”, consapevole dei suoi limiti ma anche delle scelte ormai inevitabili, possa trasformarsi in una efficace “politica della convivenza”.

Torino è casa nostra

A cura di Francesco Vietti, promosso dal Centro Interculturale
anno 2007

torino_casanostraRiedito nel 2008 con il titolo “Torino è casa
nostra : viaggio nella città migrante” dall’Editore Michele Di Salvo, sempre a cura di Francesco Vietti, con prefazione di Sergio Chiamparino e la postfazione dell’Orchestra di Porta Palazzo.

Vivo a Torino da molti anni. La città è la mia casa. Perciò Torino è casa mia. Aprire questo libro è un po’ come entrare in casa nostra. Mia. Vostra. Così scriveva Giuseppe Culicchia in apertura di “Torino è casa mia”, la sua guida alla città pubblicata con grande successo nella primavera del 2005.

A quel tempo molte delle persone che hanno scritto il libro che avete tra le mani non erano mai state a Torino, e forse non sapevano neanche bene dove si trovasse. Altre invece vi abitavano da poche settimane, o da pochi mesi. Altre ancora erano in città da alcuni anni, e conoscevano già bene strade, quartieri e monumenti. Sono passati due anni da allora. Chi non era mai stato a Torino è arrivato in città, alcuni addirittura sono già anche ripartiti e se ne sono andati. E tutti hanno letto il libro di Giuseppe Culicchia, “Torino è casa mia”.

No, non si tratta di un’incredibile coincidenza, ma del risultato di un progetto promosso dal Centro Interculturale della Città di Torino e realizzato dall’ Associazione Culturale Nausicaa in collaborazione con il C.T.P. Parini, la scuola che da anni in Corso Giulio Cesare tiene corsi di Lingua e Cultura italiana per stranieri.Nella scorsa primavera, una volta alla settimana, per circa tre mesi gli studenti del corso serale di italiano avanzato (persone provenienti dai paesi più diversi, dal Perù all’Egitto, dalla Romania alla Cina), si sono incontrati per leggere, commentare, discutere e infine “riscrivere” dal loro punto di vista il bel libro di Giuseppe Culicchia.

Generazioni a confronto: le seconde generazioni in due quartieri di Torino – Barriera di Milano e Vanchiglia-Vanchiglietta

A cura di Carlo Capello e Francesco Vietti
con la prefazione di Francesco Remotti e Cecilia Pennacini
a collaborazione di Torino Spiritualità anno 2008

Il volume raccoglie le relazioni tratte da una generazioni_confronto
ventina di ricerche sul campo inerenti i vari aspetti della vita delle seconde generazioni in due quartieri della città di Torino: Vanchiglia-Vanchiglietta e Barriera di Milano.

Gli autori dei contributi sono studenti, di origine italiana e straniera, e figli di coppie miste, provenienti da diverse facoltà dell’Università degli Studi di Torino, che si sono impegnati per diversi mesi in un tirocigno formativo presso il Centro Interculturale della Città di Torino nell’ambito del progetto “Se non ora, quando?”.

Duling-Torino: luoghi, immagini, voci e personaggi della comunità cinese di Torino

A cura di Francesco Vietti in collaborazione con l’Associazione Culturale Nausica anno 2008

Le Olimpiadi di Pechino 2008 hanno posto per un
mese la Cina al centro delle attenzioni del mondo intero. Mentre i media in tutti i paesi trasmettevano le immagini delle gare olimpiche, milioni di emigrati cinesi ai quattro angoli del pianeta hanno continuato a vivere la loro vita quotidiana fatta di spirito imprenditoriale, lavoro e vita in famiglia, a tessere i profondi legami delle loro comunità, ad affrontare le difficoltà dell’apprendimento di una nuova lingua e la sfida di un dialogo con le società dove risiedono.

Eppure, a fronte di un panorama cittadino che sempre più è caratterizzato dalle insegne di negozi, supermercati, parrucchieri e ristoranti cinesi, sono ancora rare le occasioni in cui Torino dialoga realmente con questi suoi cittadini portatori di identità e differenze ritenute spesso insormontabili.

Ma oltre gli ostacoli di un dialogo reso spesso difficile a causa di motivazioni meramente linguistiche piuttosto che culturali, uomini, donne e giovani cinesi stringono quotidianamente rapporti di amicizia, confidenza e conoscenza con le associazioni, le istituzioni e i loro concittadini, si apre così una più ampia partecipazione della comunità cinese alla vita culturale e sociale di Torino.

Come a Pechino centinaia di atleti sono scesi in campo nelle più diverse discipline, anche qui a Torino è giunto per la Cina il momento di scendere in campo, ed entrare in gioco con tutta la sua ricchezza artistica e umana.

Un passo verso tali obiettivi è stato compiuto in questi mesi dal progetto 2008: “la Cina entra in gioco!”, un’iniziativa realizzata dal Centro Interculturale della Città di Torino In collaborazione con l’Associazione culturale Nausicaa. Per un intero anno, da febbraio a dicembre 2008, giovani italiani e cinesi hanno collaborato per realizzare una serie di eventi artistici e scrivere la ricerca che viene qui pubblicata.

Saperi intrecciati: materiali del corso di aggiornamento per volontari dell’extrascuola che operano con minori immigrati

Materiali didattici:
Novembre 2006Aprile 2007

Destinato a insegnanti, volontari, operatori che saperi_intrecciati
svolgono attività di doposcuola con i giovani nativi e migranti in contesti del privato sociale e del volontariato.

Obiettivo del corso è migliorare la riuscita scolastica dei ragazzi attraverso l’aggiornamento di chi svolge questo delicato compito nell’extrascuola. Si intende pertanto offrire ai partecipanti spunti di riflessione e trasferire pratiche e metodologie atte a:
– favorire alleanze educative tra scuola, territorio e famiglie;
– sviluppare motivazione e interesse nei confronti della scuola e del sapere;
– offrire strumenti di facilitazione per l’apprendimento.

Animatori Interculturali

Quaderno monografico – anno 2008

La pubblicazione è la raccolta dei materiali Animatori_Interculturali_Copertina
dell’omonimo corso di formazione, tenutosi presso il Centro Interculturale in collaborazione con l’associazione ASAI e realizzato con il contributo della Provincia di Torino nell’ambito del Programma d’intervento in materia d’immigrazione.

La versione cartacea, disponibile presso il Centro Interculturale, è corredata da un DVD che testimonia, attraverso le immagini e le voci dei partecipanti, alcuni momenti della formazione e della festa finale.

Scarica il formato pdf del volume completo (2,9 Mb) >>>

Vivo Torino

Percorso di cittadinanza – anno 2007
Vivo_Torino

È la raccolta dei materiali dell’omonimo corso, tenutosi presso il Centro Interculturale e realizzato con il contributo della Provincia di Torino nell’ambito del Programma d’intervento in materia d’immigrazione extracomunitaria.
“Vivo Torino” è un percorso di formazione rivolto a cittadini di origine straniera che si pone l’obiettivo di rafforzare le loro competenze in lingua italiana e offrire occasioni di conoscenza diretta di alcune risorse culturali che il territorio offre: in tal modo si arriva a coniugare all’approfondimento linguistico con la conoscenza concreta dei servizi e della città.
Il volume è infine corredato da un cd che raccoglie tutti i materiali didattici.

In viaggio
Percorso Memorie Meticce

Quaderno monografico – anno 2007

La pubblicazione In Viaggio, realizzata dal Centro In_viaggio
Interculturale in collaborazione con la Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari (AR), è il risultato del lavoro dei Raccoglitori di storie che hanno partecipato a Memorie Meticce, corso di formazione sulla metodologia autobiografica, negli anni 2005-2006. Il percorso, attraverso l’intervista narrativa, si propone la raccolta di storie di migrazione, come occasione di relazioni e pratiche interculturali.

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    della pubblicazione >>>

Religioni e immigrazione a Torino

UNO STUDIO ANTROPOLOGICO
I Quaderni del Laboratorio delle Religioni – n. 2 religioni_e_immigrazione
– anno 2006

Il volume raccoglie i risultati della ricerca promossa dal laboratorio delle Religioni del Centro Interculturale della Città di Torino nell’anno 2005, che ha visto un gruppo di ricercatori e studenti approfondire alcune realtà del panorama religioso cittadino. Il pluralismo religioso, indotto dal fenomeno dell’immigrazione, viene qui studiato da una prospettiva antropologica, evidenziando le strategie e i dispositivi messi in atto dai migranti per vivere la propria fede a Torino, all’interno di un contesto sociale nuovo e in continuo cambiamento.

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    di Religioni e immigrazione a Torino (960 kb) >>>

Referenti di comunità straniere

UN PERCORSO VERSO LA CITTADINANZA ATTIVA
Quaderno monografico – anno 2006

Il volume ripercorre le tappe che hanno portato referenti_di_comunita_straniere
all’ideazione e alla realizzazione del corso “Referenti di comunità straniere”, tenutosi presso il Centro Interculturale.
La prima parte è dedicata al corso, all’approccio metodologico e alle attività svolte. La seconda parte contiene approfondimenti tematici sui moduli a cura di Ada Lonni (l’Italia da paese di immigrazione e paese di accoglienza), Fredo Olivero (il quadro dell’immigrazione in Italia), Marta Guerra (la partecipazione politica degli immigrati), Cesare Magro (la comunicazione), Massimo Ghirelli (i mass media), Ilda Curti e Maddalena Rusconi (la progettazione)
Il volume è curato da Giovanna Zaldini.

Pluralismi e convivenze

POLITICHE DEL CONFRONTO INTERRELIGIOSO pluralismi_del_confronto_interreligoso
I quaderni del laboratorio delle religioni – n. 1
anno 2005

Il volume raccoglie i risultati della relativa Tavola Rotonda organizzata dal Centro Interculturale della Città di Torino e svoltasi il 6 ottobre 2004 nell’ambito della manifestazione “Identità e Differenza 2004”. In particolare intende presentare e mettere a confronto alcune tra le più importanti esperienze di dialogo interreligioso (da Roma a Marsiglia, da Bradford a Carpi, da Nevé Shalom in Palestina a Torino).

Passaggi e soste

Intercultura: spazi e limiti dell’incontro passaggi_soste
– anno 2004

Atti del VI Incontro Nazionale dei Centri Interculturali, svoltosi a Torino il 3 e 4 ottobre 2003 all’interno dell’edizione di Identità e Differenza 2003

Gli atti del convegno sono stati pubblicati dalla Città di Torino – Centro Interculturale con la collaborazione del Centro Come di Milano e del Centro di Documentazione della Città di Arezzo.

L’educazione interculturale: un cantiere d’Europa

Progetto Socrates/Comenius socrates
Risultati del progetto – anno 2004

Nel 2004 è stato pubblicato il libro che raccoglie i risultati del Progetto triennale Socrates/Comenius finanziato dalla Commissione Europea per una formazione interculturale a livello universitario.

Il libro, pubblicato in italiano, inglese e francese, è stato realizzato con la collaborazione del Centro Documentazione Città di Arezzo, del Centro Interculturale del Comune di Torino, del Centre Bruxellois d’Action Interculturelle (CBAI), dell’Université Catholique de Louvain-la-Neuve, di ACCEM e di Sevilla Acoge con l’Universidad de Sevilla.

Corpi individuali e contesti interculturali

Strategie, percorsi e profili della mediazione corpi
interculturale – pubblicazione del 2003

Questo volume contiene le relazioni del seminario “Corpi individuali in contesti interculturali” che si è svolto a Torino il 24 e il 25 settembre 2002 promosso dalla Città e dall’Università nell’ambito della Manifestazione Identità e Differenza 2002.

Il volume, edito dall’Harmattan Italia, intende approfondire alcuni interventi dei relatori intervenuti, specie quelli che indagano il senso del titolo “corpi individuali in contesti interculturali” per sottolineare la centralità del corpo nella relazione di mediazione.

Animatori interculturali

UN’ESPERIENZA DI FORMAZIONE animatori
Quaderno monografico – anno 2000

Il volume riporta i contenuti principali affrontati durante uno dei corsi per “Animatori Interculturali”.
I contributi di Marco Bajardi, Duccio Demetrio, Bruno Ducoli, Anna Ferrero, Fredo Olivero, Chiara Pellegrino, Antonio Perotti, Agostino Portera e Milena Santerini affrontano temi quali l’immigrazione a Torino e i giovani migranti in Italia, il recupero delle proprie radici attraverso le autobiografie, i rapporti fra identità e alterità, la comunicazione, l’educazione e i conflitti.
Interculturale.

“Progetto LIA” (Local Integration Partnership Action)

Pubblicato nel 1998 Progetto_Lia

Atti del corso di formazione per operatori pubblici e del privato sociale realizzato presso il Centro Interculturale nel 1998. Sono suddivisi in tre parti:

  • 1a parte – primo livello (per operatori a contatto con utenza mista);
  • 2a parte – riferimenti legislativi;
  • 3a parte – secondo livello (per operatori degli uffici specifici per stranieri).
    È stata anche realizzata una Guida ai Servizi della Città in 4 lingue: Italiano, Francese, Inglese e Spagnolo.

Altri quaderni monografici relativi ai corsi e ai laboratori

Insegnare Elledue agli adulti.
La dispensa è rivolta, in maniera privilegiata, Insegnare_L2_agli_adulti
agli insegnanti che svolgono attività di formazione sull’italiano come lingua seconda nei vari organismi del volontariato e del privato sociale. Il volume è suddiviso in due parti: Insegnare Italiano L2 a studenti con bassa scolarità e Le caratteristiche delle lingue materne degli studenti.

Babele. Lingue e culture a confronto

Il volume raccoglie i percorsi relativi agli elementi contrastivi delle lingue, proposti all’interno dei corsi di aggiornamento “Babele”.

Babele romeno, russo, spagnolo

Dispense predisposte in occasione dei corsi Babele realizzati nel 2006, contengono approfondimenti su vari aspetti delle diverse culture: letteratura, arte, società, tradizioni.

Le nostre storie, le storie di altri (edizione 2002)

Raccolta di interviste realizzate dai partecipanti ai percorsi formativi del Centro Interculturale sulla narrazione autobiografica.

Diversi volti, tante storie: i ragazzi dell’ASAI (edizione 2003)

Pubblicazione contenente un percorso di formazione sulla narrazione (auto)biografica per la costituzione di un gruppo di narratori e raccoglitori di storie multiculturali.

Parole narrate in una città che cambia. Altri volti, altre storie dal mondo dell’ASAI (edizione 2004)

Sintesi di materiali autobiografici raccolti dai “Narratori di Memorie” del Centro Interculturale.

I quaderni possono essere consultati e/o richiesti presso la Biblioteca del Centro Interculturale.

La rivista “Identità e Differenza”

Periodico del Centro, realizzato dal 1997 al 2004, Rivista_identita_e_differenza
con il duplice obiettivo:

  • di segnalare le iniziative proprie e dei vari organismi che in Città sono attivi su progetti interculturali
  • di promuovere la riflessione sui temi dell’interculturalità e della convivenza civile in città

Il CD-ROM “Percorsi interculturali”

Realizzato nel 1999, è destinato al mondo della CD_rom
scuola, a giovani e adulti, comprende materiali didattici, immagini e documenti utilizzati nei vari percorsi tematici dei laboratori didattici del Centro Interculturale.

È stato realizzato grazie a un finanziamento della Compagnia di San Paolo.

Il cd-rom è disponibile solo in consultazione presso la biblioteca del Centro Interculturale.

Il gioco di ruolo “La legge è uguale per tutti”

Questo gioco di ruolo si inserisce in un più Gioco_di_ruolo
ampio progetto denominato “Giovani e Carcere”, rivolto a ragazzi di classi di scuola superiore, articolato in diverse tappe e nato su iniziativa del Centro Interculturale della Città di Torino, realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino, la Direzione della Casa Circondariale Le Vallette, C.A.S.T. e la Cooperativa Sensibili alle Foglie. Il progetto è nato per sensibilizzare i giovani intorno al problema e alle funzioni della detenzione, della vita in carcere e del rapporto carcere-detenuti-società attraverso un percorso che prevede diverse tappe.
Il gioco prende in esame due casi giudiziari aventi per oggetto identiche fattispecie di reato ma diverse condizioni sociali e personali dei due soggetti imputati. I casi vengono sottoposti alla valutazione di due gruppi separati di giocatori nelle varie fasi dell’arresto, del giudizio e dell’esecuzione della pena.
Ogni giocatore, a seconda del ruolo che riveste (politiziotto, magistrato, penitenziario) interviene in una fase specifica, durante la quale è costretto ad interpretare il personaggio descritto nella scheda di ruolo consegnatagli.
Le decisioni prese nei due distinti gruppi vengono confrontate in un dibattito finale, che ha come obiettivo quello di verificare come le differenti caratteristiche dei protagonisti possano influire sull’iter giudiziario e sulle soluzioni.

Il gioco di ruolo “Una città per tutti”

È un utile strumento didattico per la Goco_di_ruolo1
formazione degli adulti.
Questo gioco di ruolo che comprende istruzioni, carte dei ruoli e materiali di approfondimento, immagina di dover proporre agli amministratori di una città indicazioni per risolvere un problema abitato acuito dalla presenza di cittadini immigrati. Non a caso si sceglie la città: luogo in cui convergono le speranze, le attese, i sogni degli uomini.
Alla somiglianza delle richieste e dei diritti si accompagna il timore che qualcuno prevalga, occupi un posto che sente proprio. La vita serena e pacifica di una città è sempre frutto del riconoscimento del conflitto e dell’armonizzazione delle differenze, non della loro negazione.
Giocare a mettersi nei panni degli altri, ad ascoltarne le ragioni può essere un utile esercizio per diventare cittadini di un mondo in trasformazione.

Il gioco di ruolo è disponibile solo in consultazione presso la biblioteca del Centro Interculturale.

Un calendario per tutti

Calendario multietnico e multireligioso, Calendario
realizzato dal 1998 al 2006, nasce con l’obiettivo di aiutare a riflettere sulla trasformazione di Torino e di fornire elementi di conoscenza circa le festività, in un’ottica di reciprocità tra cittadini di provenienze e appartenenze diverse.
Le principali festività segnalate sono:

  • Civili (nazionali e di indipendenza);
  • Religiose cristiane (cattoliche, evangeliche, ortodosse), ebraiche, islamiche, buddiste, Baha’i e alcune ricorrenze specifiche dei Rom;
  • Internazionali riconosciute dall’Onu.
    Il far conoscere le proprie feste e rispettare quelle degli altri può essere uno degli esercizi utili alla costruzione della convivenza civile in una città.

Dipartimento Cultura, Sport, Grandi Eventi e Promozione Turistica
Divisione Cultura, Archivio, Musei e Biblioteche
Servizio Attività Culturali
Centro Interculturale
Corso Taranto 160, Torino - Tel. 011.4429700 - Fax 011.4429729